domenica 29 aprile 2012

Barbie Q.


È sacramento che appena si ha la gioia di uscire dall'inverno si ha l'ansia di andare in un parco ad arrostere!
Soprattutto in questi giorni di ponti e feste varie.
Molto probabilmente il termine barbecue proviene dallo spagnolo "barbacoa" (barbecue su nave) e si pensa essere di origine caraibica e successivamente importato in occidente.
Per un perfetto barbecue non possono assolutamente mancare carbonella e fuochina o diavolina, quella sostanza bianca sbriciolosa che prende fuoco con un sol fiammifero.
Io di solito raccolgo anche dei rametti secchi uno perché emanano aromi naturali, due, danno il senso del forno a legna.
La graticola non deve essere messa troppo vicina al fuoco, l'arrusto se no si carbonizza.
Prima cuocio i pezzi meno grassosi così non lascio tracce di grasso, e poi quelli più saporiti.
È inteso che decidiamo di cuocere o carne o pesce!
Se ad esempio abbiamo pollo maiale e coniglio, cuociamo prima il pollo poi il coniglio e infine il maiale.
Niente di meglio che un pinzimonio dove intingere le carni prime e dopo la cottura!
Per il pollo un classico è olio extravergine di oliva e succo di limone con tanti rametti di rosmarino.

La carne rossa invece la si può immergere sia in un aceto balsamico bello forte o accompagnarla con un classico americano, la salsa bbq fatta con cipolla pomodoro whisky (nella sua variante grezza).
Avvertenze: il braciere va posizionato lontano da alberi, ma riparato dal vento, altrimenti si infummichea tutto.

(ringraziamento a M.E. per la foto delle barbie)

Nessun commento: