sabato 26 febbraio 2011

Zeppole E Vigilini




Quando mia madre non sa cucinare una cosa dice che è molto più conveniente comprarla già fatta. Le zeppole di San Giuseppe, ad esempio, sin da piccolo, ricordo che non ce le ha mai volute fare. Eppure quelle della pasticceria sono diverse non sono belle fritte soffici, ma sono al forno insipidi. Una sorta di Bignè. Poi ci sono quelle di fecola, difficilissime da fare. La zeppola in questione invece è quella che assomiglia alla "graffa". 

Prima di partire con la preparazione devo necessariamente mettervi in guardia su un pericolo che incombe in tutte le città, Roma in primis. Ieri per acquistare gli ingredienti per la nostra ricetta, sfrecciavo con il mio scooter tra le vie della città e per evitare di fare un giro di "peppe" allucinante, ho percorso un pezzo di strada in corsia preferenziale per gli autobus. Mentre però varcavo il canal giallo, mi sono accorto che proprio all'inizio del varco c'erano fermi due loschi individui con casacca fluorescente, i cosidetti "VIGILINI". Mi avranno fatto la multa o no? Dilemma da sabato pomeriggio. Posto che le corsie preferenziali vanno lasciate agli autobus,ci tengo a dire che mi capita spesso di dover sconfinare. Infatti, è brutta abitudine, soprattutto nel centro, di imbattermi in furgoni, SUV e quant'altro, i quali ostruiscono con la loro ingombrante massa le corsie ordinarie. Nonostante le ragioni, un'infrazione è sempre un'infrazione è se vi becca un vigile sono ZEPPOLE. Ma se vi becca un vigilino, il ricorso è fatto. La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 26311/2006, ha stabilito che i ciclomotori, circolanti nelle corsie preferenziali, non intralciano il servizio di pubblico trasporto. Inoltre c'è da precisare che il vigilino ha il compito di rilevare solo le infrazioni legate alla mancanza di ticket di pagamento nelle appostite strisce blu. L'unico fastidio è che la multa di solito ammonta a un importo di 32€ e iscrivere il ricorso dal Giudice di Pace comporta un esborso di circa 40€ di tasse. Ma un'iniquità è sempre giusto impugnarla. 

Come una zeppola è sempre giusto farcirla di crema pasticcera. Gli ingredienti sono 500gr di patate novelle, comprate quelle sfuse. 500 gr di farina, un pezzo di lievito (io metto mezzo pezzo di lievito e una busta di panedegliangeli), 2 uova, 100gr di burro, e un bicchiere di latte. 

Un segreto, un soffio di zucchero e una busta di vanillina. Le patate devono essere bollite e raffreddate, ma vanno schiacciate tiepide, dopodichè ci mettete il latte, la farina, la bustina di lievito e un pizzico di sale e le uova, col burro non fuso. Impastate fino ad ottenere una forma morbida ma non molle. Fate attenzione, quì parte della dottrina è orientata a fare le formine e poi farle lievitare. Altri invece sostengono la lievitazione dell'impasto e poi fare le formelle. Scegliete come vi pare. Come vi pare fate le forme. Ma la forma originale è a Graffa. Da krapfen. Una sorta di parentesi Graffa appunto o meglio una L in corsivo. Mettete in un padellino piccolo mezzo litro di olio per friggere e iniziate la frittura. Fate attenzione a girarle in tempo. Una volta dorate vanno prese e passate in un piatto con dello zucchero. A chi non piace, possono essere spolverate con dello zucchero a velo una volta raffreddate. Se fate una forma a "bomba" , possono essere farcite con una crema pasticcera.
Et voilà. Ciao Papà ovunque tu sia.