sabato 16 giugno 2012

2. Il pelo nell'uovo alla coque

Questo pezzo nasce da un incontro.
Una sera tre amici, ciascuno con il proprio drink in mano, riflettono sulle difficoltà di cucinare un uovo!
Lo troverete assurdo, ma quando uno dice di non saper cucinare e che al massimo sa fare un uovo, in realtà è già sulla buona strada per diventare uno chef!
Lo studio dell'uovo alla coque per i cuochi apprendisti è una sorta di diritto privato per gli studenti di giurisprudenza.
Se non altro si dice diritto privato mezzo avvocato, così, allo stesso modo si dice "uovo allo coq.. mezzo cuoc"!
Gli ingredienti sono semplici:
Un uovo.
Esiste un contrasto giurisprudenziale sull'uovo alla coque: una parte sostiene la cosiddetta teoria "chiusa", che vede l'uovo immerso con tutto il guscio nell'acqua bollente e con l'aiuto di una palettina farlo girare in modo da farlo "non cuocere" uniformemente per circa un minuto e servito sul porta uovo alla coque.
Tesi minoritaria contraria sostiene invece che l'uovo vada sgusciato nell'acqua bollente con un filo d'olio e fatto cuocere rivoltandolo continuamente.
Questa teoria assorbirebbe quella ulteriore dell'uovo in camicia.
Se vi riesce perfettamente iniziate a darvi delle arie.
(Dal backstage: perchè nell'uovo ci trovo sempre un pelo di un mio capello?)


A me non è riuscito.