venerdì 30 novembre 2012

Un piatto ti giudica!

L'ospite di questo mese e la mia spritzante amica Carla fiorentino.
Pur lavorando nel campo editoriale da quasi dieci anni occupandosi di promozione dei libri e web comunicazione, (la sua prima opera la trovate pubblicata su http://www.lite-editions.com/ebook.php?id=282) è una straordinaria cuoca e questa sua invenzione ce ne da ampia conferma.

Il piatto con cui garegga è di una bontà tale da trasportarvi nei più sconosciuti regni del gusto.




Il nome confonde "i malfatti" ma in realtà si tratta di una specie di gnoccolotti teneri e colorati che da lei sono più che benfatti.

1° - Ricetta :

 Ricotta - spinaci - parmigiano - uova - farina - sale - pepe - noce moscata

Per condirli sughetto di pomodoro e besciamella

Carla ha impastato in una ciotola la farina, le uova, gli spinaci gia precedentemente lessi,  il formaggio, il sale e il pepe, e la noce moscata.

Ha fatto delle polpettine piccole e le ha infornate per 20min in forno a 200° condite con il sugo e la besciamella.

2° - Servizio:

Il malfatto è stato servito in un piatto coloratissimo con una forma a fiore che emanava un profumo di campo.

3° - Gusto:

Il sapore indiscutibile di campagna, la morbidezza di uno gnocco che gnocco non è, la tenerezza di una polpetta che polpetta non è. Un boccone di entusiasmo!

Giudizi: 7- 5 - 8. Nome del piatto 7- Tot: 27.



martedì 27 novembre 2012

Io consumo III. L'informazione dei consumatori.

"Sicurezza, composizione e qualità dei prodotti e dei servizi costituiscono contenuto essenziale degli obblighi informativi", è quanto recita l'art. 5 del codice del consumo.

L'informazione del consumatore è uno strumento indispensabile in quanto permette a questi di  poter fare una scelta consapevole in vista dell’acquisto di un qualsiasi prodotto.

Per questo motivo è d'obbligo su ogni prodotto l'apposizione dell’etichetta che indica i marchi di fabbrica, il contenuto della confezione, gli ingredienti, il peso, il luogo e la ditta produttrice, la data di scadenza e le modalità di conservazione.

La descrizione del prodotto, ad esempio, è una cosa normale che spesso diamo per scontato ma quanti di noi senza di essa acquisterebbero il burro al posto della margharina.

L’ etichetta deve inoltre riportare il peso netto e per prodotti come il tonno ad esempio deve essere indicata anche la quantità di prodotto "sgocciolato”.

Ciascuno di noi si sarà chiesto: ma che significa "da consumarsi preferibilmente" ? Ebbene la data della scadenza approssimativa segna il passaggio della responsabilità circa la qualità del prodotto, dal produttore al consumatore.

Nell'etichetta inoltre possiamo trovare la tabella nutrizionale del prodotto utile per coloro che sono a dieta, e soprattutto è possibile capire quale azienda produce il prodotto che stiamo per acquistare.
Se fate attenzione infatti molti prodotti che apperentemente consideriamo di sottomarca spesso vengono prodotti dalle stesse aziende che producono quelli, assai più cari, di marca.

giovedì 22 novembre 2012

Ne è rimasto solo uno!


Che cosa ci può mai essere di così spettacolare in una scatola?
E che piacere si prova quando qualcuno ci regala un prezioso cofanetto con dei pasticcini di rara squisitezza?
Ci sono dei gesti che sono sempeterni e uno di questi è proprio quello di donare una scatola di pasticcini.

Non è più necessario andare a Parigi per entrare nel possesso dei famosi Macaron di Ladurèe, perchè a via Borgognona è stato di recente aperto uno store della fortunata casa dolciaria francese che ha contaminato tutti con i suoi piccoli bombon.

E' inutile solo immaginare minimamento di tentare di riprodurli perchè il processo esecutivo è di un livello di difficoltà altissimo. Quindi tranne se non siete dei grandi artisti della pasticceria non cimentatevi nell'opra!

Tanto per avvisarvi: una scatolina basic con 12 macaron costa € 21.

lunedì 19 novembre 2012

Food Blogger Course!


Ho deciso di prendere davvero sul serio l'argomento foodie.
E al primo corso di food blogger della capitale non potevo di certo mancare.




L'attenzione è stata altissima, c'era chi mangiava in continuazione, chi scriveva live sul proprio i-phone o tablet e chi sfogliava riviste di cucina, insomma una vera classe di discenti del food, uniti da un solo motto: "non importa che tu sia un cuoco, un fotografo o un giornalista, l'importante è che in una o in tutte e tre queste cose, tu sappia rendere il cibo, protagonista assoluto".






L'esperienza è stata senz'altro positiva, ma spesso la sensazione avvertita, anche se non lo si vuole ammettere, è stata quella della presenza di una forte rivalità nell'ambiente e tanto falso politically correct.

 Infatti, tra chef e artisti della tv si sparlicchia male, ma tanto, e spesso sembra di trovarsi in un gran pastrocchio, cuochi che scrivono libri, giornalisti sommelier, chef presentatori...

 Io? Speriamo che me la cavo.

Unica nota negativa è stata l'assenza di un rinfresco. A saperlo io mi sarei portato la mia colazione domenicale:

"due fette di pane integrale tostato, farcito con pomodorini, cremoso e tre fette di gran petto di tacchino e una zuppa di verdura e farro che assaporata a temperatura ambiente permette di gustare tutti gli ingredienti"

PS: alla fine ci hanno dato anche un attestato.

giovedì 15 novembre 2012

Chef di Carta: Gennaro Esposito.

Quella che vi sto per dare è una ricetta per gente veramente "choosy".

Il cuoco di questo terzo appuntamento di Chef di Carta è uno dei miei preferiti, primo perchè il suo must è "La Pasta", secondo perchè il suo ristorante si trova in Costiera...e ho detto tutto!

- La ricetta de qua è tratta dal libro "De Cecco".
Cover di grande stile: tre formati di pasta a trafilatura dorata emananti luce, su uno sfondo nero. Voto8




 -  L'impaginazione segue lo stile del libro, mantenendo i dettagli minimalisti e la pagina bianca permette un'ottima lettura della ricetta.
La descrizione relativa all'esecuzione ha qualche problema sulla cronologia delle singole attività. Voto 6.



- Le ricette sono per coloro che vogliono riprodurre un piatto importante che mangerebbero solo in un ristorante di un certo livello proprio come Torre del Saracino. Voto 7.

 - Le foto dei piatti sono un capolavoro di fotografia, sembra di essere piccoli e di entrare nel piatto ammirandone la struttura come di un'opera d'arte contemporanea. Voto 8.






- La ricetta: INSALATA DI PACCHERI, BURRATA E SCAMPI CON GUAZZETTO DI RICCI DI MARE.

Gli ingredienti di questa ricetta sono un po' cari ma vi assicuro che ne vale decisamente la pena.

Non ho trovato grosse difficoltà nell'eseguire la ricetta, ma devo confessarvi che il risultato visivo non è stato lo stesso di quello della foto, questo a dimostrare la differenza tra noi cuochi amatoriali e il genio del grande Chef.
Tuttavia il piatto è sublime. Un incontro da non perdere. Gli ingredienti sono leggeri e deliziosi come tre diverse gerarchie di angeli. L'arcangelo scampo, la burrata serafina e l'angelo riccio. Voto 8. Amen

Totale 37

lunedì 12 novembre 2012

Pan d'Italia.














Perchè pan d'Italia?
Perchè volevo che oltre al pan di Spagna esistesse anche quello d'Italia.
Gli ingredienti infatti sono del colore della bandiera italiana, pancetta rossa, provola bianca e olive verdi.
In una domenica in cui la pioggia ti costringe a stare tutto il giorno a casa, inutili teorie, come questa sopra citata, sono più che ben ammesse.

Gli ingredienti poi ce li avevo tutti, tranne le olive verdi.

Ingredienti:
300 gr di farina ("o quanta ne assurbe" direbbe mamma).
3 uova grandi.
Un bicchiere di Yogurt. (Quì si cela il segreto)
Mezzo bicchiere di olio (semi o oliva)
Lievito per pasta.
150 gr di pancetta fresca e 150 gr di provolone dolce.
50 gr di parmigiano.
Scorza di limone grattugiato.
Salt&Pepper.









Ho frustato fortemente le uova e le ho unite allo
yogurt.

Ho setacciato la farina che ho versato nel composto a fontanella continuando a frustare.

Ho aggiunto l'olio. Frustato frustato...grat grat limone.

Lievito, sale, salume e formaggi.

Forno preriscaldato a 180° per 45min.



giovedì 8 novembre 2012

DiningCity Restaurant Week

La settimana dei ristoranti stellati è una piccola bufala!
I migliori chef degni di stella sono tutti off e si riesce a prenotare solo qualche ristorante che applica uno sconto pari al 10% sul loro menù di sempre.


Non potendo mancare all'evento ho scelto un ristorante su consiglio di una collega abituata alle stelle e ho prenotato "salotto culinario".
Fuori dal raccordo verso Frascati.

Vengo accolto in un ambiente simile ad un bar con forse troppe vetrine a vista ma con un simpatico camino moderno acceso.
Mi siedo ed ecco l'assaggio di olio e una bella bottiglia di vino bianco, prodotti a me già noti in quanto avevo assaggiat qualche sera prima da Eataly.

Una simpaticissima ragazza mi serve un simpaticissimo aperitivo e subito l' antipasto: un battuto di gamberi rosa condito con della salsa di pesca e germogli davvero delizioso, e anche molto originale.

Come primo mi viene servito uno spaghettone allo scoglio in bianco, frutti di mare freschi con una straordinaria cremina di limone ma, haimè, ammazzato da un insolito peperoncino.

Per finire una freschissima ricciola grigliata poggiata su di una caponata.
Niente da dire alla signora del mare ma la caponata era una semplice fritta di melanzane leggermente speziate e profumate.

Totale speso 90€ in due.

Che dire, tranne il simpatico antipasto non abbiamo mangiato niente di così eccezionale da meritare un conto così alto.
Lo spaghetto - 60gr di pasta con solo cozze e vongole e qualche polipo - alla carta costava la bellezza di 22€. 


Se lo slow food non sorprende rischia di essere una vera grigliata di fumo oltre a lasciare l'ospite con l'eterno dubbio ma siamo stati fatti fessi?





Quindi mi rivolgo a voi chef moderni, se pretendete che i nostri stipendi vi vengano devoluti, stupiteci davvero e soprattutto sti piatti riempiteli!

sabato 3 novembre 2012

Eataly: istruzioni per l'uso! 3. Gli eventi.

C'è sempre un motivo per andare da Eataly e se consideriamo i tantissimi eventi che vengono organizzati allora possiamo anche mettere tenda.
La scorsa settimana tutti quelli che come me non sono riusciti ad andare al salone del gusto di Torino hanno potuto vivere quell'evento grazie a "Fuori salone del Gusto" ovviamente negli spazi del megastore del cibo.
Un ricco programma costituito da laboratori, assaggi di oli, vini, insaccati, di produttori locali, conferenze, presentazioni di libri.


 Che siano doppio malto che siano chiare queste birre artigianali sono una vera goduria. Devo ammettere che le ho scoperte da poco e davvero non riesco a farne a meno.

Non potevo non chiedere alla simpatica signorina che mi ha fatto degustare una squisitissima caciotta stagionata, di darmi la scorzona da mettere nella pasta e patate.
(A breve la ricetta sul blog)
Il prosciutto tagliato a fettone con il pane sciocco toscano!

Uno straordinario incontro. La Sig. Paola che mi accoglie con un cucchiaio colmo di formaggio fresco.
Vengo rapito dalla sua simpatia e dai suoi grandi occhi. Una chiacchiera tira l'altra e l'amicizia è fatta.
Il suo sito http://trustevertastes.org/ spiega tutto di lei e credetemi sono rimasto davvero ammaliato dalla sua grande storia.

 La mia avvenutra si è chiusa con un assaggio di quelli che dici: no scusa ma mi devi
passare tutta la pentola.
Stracotto di vitella con pinoli.
Ho chiesto alla Chef la ricetta e anche i suoi segreti.
Ricetta:
" ...devi mettere la carne tagliata a grossi pezzi in una grossa pentola, aggiungere gli aromi quali cipolla, aglio, carota, sedano, prezzemolo, salvia, rosmarino, pinoli alloro, dopodichè aggiugni dei grossi grani di pepe e un pizzico di noce moscata.
Una bella bottiglia di barolo versata fino all'orlo della carne, chiudi col coperchio e falla stare tutta la notte.
Ti svegli la domenica e in un'altra pentola fai rosolare la cipolla nell'olio e fai rosolare la carne dopodichè versi la marinatura. Sale e fai cuocere per due ore e mezza, tre.