domenica 10 luglio 2011

Bignè one shot!

C'è un sola regola che permette di distinguere una cucina artificiale da una cucina degna di uno chef. Il prodotto fatto in casa. Provate a fare i profitteroles con i bignè comprati al supermercato. Otterrete un vero e proprio dolce in scatola. Immaginavo l'opera a dir poco colossale, e invece fare la pasta choux non è per niente difficile.

Ricetta: Portate ad ebollizione 100gr di burro in 250ml di acqua e dopo aver tolto il tegame dal fuoco versate 150gr di farina un cucchiaino di zuccero e uno di sale. Girate girate girate fino a ottenere un composto asciutto. sbattete un uovo e aggiungetelo nel composto. Girate girate. Aggiungete un altro uovo, non so dirvi perchè ma le uova vanno aggiunte sbattute uno alla volta. Tutto quì. Prendete una siringa per dolci e fate delle palline di 1cm. Spennellatele con del tuorlo misto ad acqua. Per finire mettete in forno a 200° per 20min.

Cortesemente ospitati: prima di procedere con la curiosità giuridica questa settimana voglio esprimere alcuni pareri sui divieti e le concessioni ammesse quando si ospitano degli amici a pranzo. Regola fondamentale adeguarsi al tipo di situazione. Usare le stoviglie di plastica può significare che gli ospiti sono così cari da non farsi alcun problema nell'arragiarsi... quando si è in tanti. Ma se si è in pochi: VIETATO. L'amicizia va curata soprattutto con piccoli dettagli. Concesse le stravaganze: es. bicchieri tutti spaiati, grandi tovaglioli per pulirsi, o addirittura uso di bavette se si pensa di preparare spaghetti. Apprezzatissimi i dettagli che fanno emergere la personalità del padrone di casa: es. una giornalista che ha la tovaglia a stampa di giornale. Figo.

Il menù. Se non si è bravi in cucina si è costretti haimè a spendere di più al supermercato con insalate, affettati, formaggi, sottoli, cotti al vapore, qualche già-pronto e l'aiuto della vicina che vi prepara l'arrosto. VIETATISSIMI i menù monogusto, es. antipasto olive e patatine, primo pasta e patate, contorno patate. Il pranzo con gli ospiti è un momento di condivisione e non di raggiungimento della sazietà. Infine mai affidarsi all'ospite per il dolce. Si può chiudere un pranzo senza frutta ma gli ospiti saranno per sempre insoddisfatti da un pranzo senza dolce. Quindi mettete in conto che se invitate gente a pranzo il dolce è d'obbligo.

Juristime. Ieri la mia sorellina insegnante mi telefona chiedendomi come comportarsi dinanzi alla minaccia di una madre di una alunna di 5 anni, la quale si era, da sola, rotta gli occhiali, di una denuncia per risarcimento del danno. E' vero che con l'ammissione dell'allievo alla scuola sorge l'obbligazione di vigilare sulla sicurezza e l'incolumità di questi, anche al fine di evitare che lo stesso procuri danno a se stesso.  In tal caso sarebbe onere dell'insegnante provare di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno cagionato. Il legislatore però per sottrarre gli insegnanti statali alle conseguenze troppo gravose, della affermata disciplina ha introdotto con la legge n. 312 del 1980  il giudizio di rivalsa tra Amministrazione ed insegnante, stabilendo, che "salvo rivalsa nei casi di dolo o colpa grave, l'Amministrazione si surroga al personale medesimo nelle responsabilità civili derivanti da azioni giudiziarie promosse da terzi" Quest'ultima norma, esclude infatti la possibilità che gli insegnanti statali siano direttamente convenuti da terzi nelle azioni di risarcimento danni da culpa in vigilando, mediante l'esonero dell'insegnante statale dal peso del processo, nel quale unico legittimato passivo è il Ministero della Istruzione.

PQM. Resta inteso che un ruolo fondamentale gioca l'educazione dei genitori tesa a far acquisire ai minori una propria maturità sulle cose e verso le persone.