sabato 30 marzo 2013

Surgelati faidatè: 1.Bocconcini di pollo e piselli!


Questa nuova rubrica è nata quando un giorno mi sono ritrovato davanti al banco frizer della Conad a riflettere: ma è possibile riprodurre in una forma sana e genuina quelle che squisitezzeschifezze che mangiavamo da piccoli e che per colpa della prova costume evitiamo di mettere nel nostro carrello della spesa, giustificandoci che è per il loro elevato prezzo? Ebbene si esiste la possibilità di fare bocconcini sofficini bastoncini crespelle crocchette tutte rigorosamente homade!

Ecco come!

Ingredienti:
500 gr di pollo
80 gr di lerdammer
50 gr di prosciutto cotto
sale, pepe, salvia, rosmarino e pan grattato.
500 gr di piselli!

Facciamo cuocere il pollo in umido con salvia e rosmarino, salt&pepper.
Dopodichè lo facciamo raffreddare e lo mixiamo!
Ottenuta una poltiglia aggiungiamo piccoli dadini di prociutto e formaggio e facciamo le forme che meglio rappresentano il nostro stato d'animo in quel momento!
Impanatura e...quì si aprono due strade: la frittura o l'infornatura!
Contornate con dei piselli...e anche qui si aprono due strade: cotti al vapore oppure ripassati con soffritto e pancetta!!

sabato 23 marzo 2013

Primavera! Bentornata col tuo polline e i tuoi prodotti!

I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli.
Kahlil Gibra

Il cicli della natura rendono meno noiosa la nostra esistenza. L'attesa di vedere sbocciare un fiore, il cambio di stagione dei nostri armadi. Ma soprattutto i frutti nuovi della terra.

L'estate scorsa sono stato in puglia dove ho imparato la tecnica dei pomodori secchi che si preparano a fine estate e per tutto l'inverno fino ad essere pronti per la primavera.

Si prendono dei pomodori molto maturi. Si lavano. Si asciugano e si tagliano a metà.
Si mettono su una grata al sole cosparsi di sale per farli essiccare.
Il giorno dopo si girano. La notte si coprono con un panno di lino per non fargli prendere umidità.
Dopo una settimana si comincia a vedere la loro essiccazione: bene!

Dopo un'altra settimana i pomodori sono pronti per essere cucinati o conservati facendoli cuocere nell'acqua calda e aceto. (50 e 50) !

Ricettina di primavera.

Bruschetta al pomodoro secco!
Fate tostare il pane.
Fate sgocciolare il pomodoro secco dopodichè lo adagiate sulla fetta bruscata. Un bel filo d'olio di taggiasco ligure e un pizzico di sale grosso macinato grossolanamente e due foglioline di menta ghiacciata che trovate in tutti i mercatini di primavera.

Fidatevi! Un antipasto semplicemente regale!


sabato 16 marzo 2013

Culinaria

Il weekend più bello per me è quello in cui posso assistere ad una lezione di un grande chef ed assagiare i suoi deliziosissimi piatti.

Questo mattina a Culinaria il grande chef, Francesco Apreda, ci ha mostrato una innovativa ricetta della pastepatate con granchio reale e curry indiano.

L'azzardo del fusion se lo può permettere solo un grande maestro della cucina, io spesso ci provo ma il pasticcio è dietro l'angolo. Trovare l'unione di due sapori distanti km tra loro, perfettamente distinti e armoniosamente uniti è un lavoro da veri professionisti. Quando vi riesce, come a volte a me capita, allora potrete dire che dentro di voi c'è un piccolo genio dell'invenzione di nuovi sapori.





Nella sua pastepatate, Francesco ha fatto si che il sapore antico della zuppa con tutti gli aromi tipici quali la cipolla, la carota e il sedano e la patata venissero riconosciuti al primo boccone, che, una volta deglutito, ha aperto la strada ai sapori del secondo boccone caratterizzato dal nuovo gusto, quello dell'oriente.

Nessuna contaminazione ma una fusione perfetta. Un brevissimo film in cui le scene della tradizione napoletana della paste e patate erano in perfetta sequenza con quelle del gusto del granchio dell'europa del nord e quelle delle spezie e del curry dell'Asia orientale.

Un vero è proprio capolavoro.

Dopo l'intronizzazione a Papa, di Francesco I, non ci sono dubbi sull'intronizzazione a Chef, di Francesco Apreda.


sabato 9 marzo 2013

Eataly: istruzioni per l'uso! 6. L'asta del pesce.

Nel pomeriggio da €ataly a Roma si è tenuta l'asta del pesce. Quintali e quintali di pesce venduti a prezzi di mercato al miglior offerente.
Ovviamente le più agguerrite sono state le donne che farebbero di tutto pur di accaparrarsi un pesce.
V'era ogni genere di specie marina: calamari, spada, orate, merluzzi freschi.

Credo di aver capito che non sia l'unica data quella di oggi ma che ci sarà almeno un asta al mese.

Il primo suggerimento che posso darvi è quello di organizzarsi in un bel gruppo di amici che intendono poi fare un bel banchetto la sera o una mega grigliata la domenica a pranzo.

Per i single l'aggiudicazione è più difficile, in quanto le porzioni sono molto abbondanti.

Le risate sono assicurate, i banditori sono dei pescatori simpaticissimi.


Altro consigloio è quello di rimanere fino alla fine verso le 18, quando i banditori, pur di far fuori tutto il pesce acquistato, svendono tutto a prezzi stracciatissimi.

Io sono riuscito a comprare un kilo e mezzo di polpo verace a soli 7 €/kg che, considerato il loro prezzo solito di 25€/kg, ritengo sia stato un vero e proprio affare e degli scampi con cui ho cucinato una squisitissima linguina.

Ho messo in una grossa padella un grosso aglio e un filo abbondante di olio.
Ho lasciato scaldare e versato gli scampi.
Ho sfumato col vino e aggiunto un po di polpa di pomodoro buono, e dei pomodorini.
Ho fatto cuocere 10 min e gli ho spruzzato un trito di prezzemolo e un pizzico pizzichino di origano.

sabato 2 marzo 2013

Felice da Felice a testaccio

Ieri sera sono andato alla scoperta del tanto chiacchierato ristorante da "Felice a Testaccio".

Prima però, mi sono letto un po di recensioni su tripadvisor che mi hanno indotto ad avere alcuni pregiudizi quali: un pò finto osteria, personale scortese, caro.

Niente di tutto ciò.

Il locale è  davvero carino.
Abbiamo ordinato mezza porzione di primo, che in realtà era una porzione notevole, un secondo, vino e caffè pagando 30€ a cranio.

Certo non è economicissomo per carità, ma di sicuro mantiene la media dei tanti ristoranti romani.
Almeno quì si mangia divinamente.
Ho assaggiato una delle carbonare più buone che abbia mai mangiato in vita mia. Davvero strepitosa.
L'abbacchio era abbondante e tra l'altro vi era anche il contorno di patate incluso. Delizioso.
Buon vino preso dalla fornitissima carta.
I dolci, artigianali e con ottimi ingredienti.
E infine un personale "chin e cor". La signora con cui mi sono intrattenuto a parlare mezz'ora dopo il conto mi ha praticamente raccontato tutta la sua vita. Dai suoi occhi intravedevo le esperienze sue vissute. Ed è stato subito amicizia.
E' un posto dove se proprio devi spendere sti 30€ pe magnà almeno da Felice esci sazio e felice.