mercoledì 27 aprile 2011

Via Cibus! Easter Special!

Le feste sono un bene? E se tua madre decidesse di riprodurre tutta la tradizione tipica culinaria pasquale??Bisogna essere pronti a tutto. 
Prefazio. La tradizione vuole che il venerdì si faccia il digiuno e poi dal sabato si da inizio alle abbuffate fino al lunedì in albis. Percorreremo pertanto tutte le tappe della ...via Cibus, iniziando dai dolci: la pastiera, la pizza di crema, la pizza di tagliolini, e gli struffoli (di questi ultimi vi darò la ricetta nel dettaglio); per poi passare al salato con: casatiello, pizza chiena, pizza di pomodoro, pane, lasagna, capretto e cicoria con le anguille (anche di quest'ultime la ricetta nel dettaglio). 
Gli struffoli. Gli struffoli sono una cosa strepitosa e il lavoro per prepararli è sì tanto arduo ma ne vale assolutamente la pena vista la loro bontà. Gli ingredienti. Gli struffoli vanno misurati a uovo - così asserisce mia madre - io prenderei tre uova e un pacco di farina alcuni barattoli di miele (potete scegliere anche del miele di castagna o altro ma vi allontanate dalla tradizione) e confettini decorativi...non va messo null'altro. Sbattete le uova, fate assorbire la farina fino a creare un impasto sodo in modo da venirsene dalle mani facilmente. Formate una pagnotta  dalla quale taglierete delle fette. 
Con le fette ottenute ricaverete dei tubi spessi un centimetro dai quali taglierete, con la punta del coltello, le praline piccole piccole. In un pentolone di alluminio o di rame intanto mettete della sugna e dell'olio fate riscaldare a fiamma alta e calate le praline girando.

Quando saranno dorate le prendete con una schiumarola e le posate in uno scolapasta in modo da far colare l'olio fritto. Noi bambini andavamo pazzi per le praline di struffoli fritti e ne rubavamo il più possibile.
 
In un altro ruoto mettete zucchero e miele in abbondanza fate riscaldare ben bene e versate le praline precedentemente fritte...girate girate girate e versate nel piatto quando il miele sarà bello dorato.



Con le mani bagnate di acqua fredda create la forma a ciambella.



Infine spruzzate i confettini a piacimento.

Il Criscito. Tra le suggestive tradizioni di mia madre una che mi ha sempre affascinato è la sveglia alle 5 del mattino del sabato santo per la preparazione delle pizze e del pane fatto nel forno, che mio padre ha costruito. Un rito che dopo il digiuno del venerdì, assume i toni di una vera penitenziale.


Il pane deve lievitare per molte ore, per questo ci si sveglia così presto in modo che per pranzo è tutto pronto. Qualche settimana prima vi procurate della pasta di pane "il criscito" e la lasciate s-lievitare per qualche giorno. Al naso dovrà odorare un po' d'aceto, quindi la lasciate nel frigo per tutto il tempo. 
All'occorrenza la prendete e l'allungate con dell'acqua e farina fino a fare il mega impasto dal quale otterrete le pagnotte. Le stesse poi vanno messe a riposare per qualche ora!

Il Forno. E' davvero in via d'estinzione questa usanza. Non credo proprio che la nostra generazione si prodigherà in questa arte negli anni a venire.
Se per caso vi trovate ad avere in casa o in giardino un forno a legna...



Per accendere il fuoco si possono usare i "Sarcini" (fascine di residui secchi di vigneti o simil), sono i più quotati a sentir dire dalle vicine di mia madre che tutte hanno un forno. La legna deve ardere in modo tale da trasformare l'interno del forno da nero-fumo a bianco

Per infornare il Pane si usa la PANARA, quanto mi piace sto termine, mio padre quando mi minacciava diceva "se non te ne vai ti piglio con la panara". Poi c'è lo "Scazzicaturo" che sarebbe l'attizzatoio. 
E poi c'è la buffa scopa che serve per pulire il forno dopo che avete tolto la cenere ardente e l'avrete versata in un secchio ignifugo, in modo che il forno sia pronto per accogliere le teglie con le pizze.


Dopo un'ora le pizze sono cotte, ovviamente date un occhiata per controllare meglio.

Pasquetta. La Pasqua, a differenza del Natale che si consuma in più giorni capodanno compreso, si concentra in soli tre giorni di abbuffate e il lunedì di pasquetta si portano in gita tutti gli avanzi dei giorni prima.


Tranne se non piove allora si è costretti a rimanere in casa e che fai? Cucini. Mia madre fa l'anguilla con la cicoria.




Ingredienti per 4 persone. 1 kg di anguille già accuratamente pulite dal pescivendolo. Aglio, olio, erbe aromatiche, mezzo bicchiere di pomodoro e cicoria già bollita. Fate soffriggere l'aglio e calate la cicoria le erbe il pomodoro un mezzo bicchiere d'acqua e le anguille. Fate cuocere per 20 min.

Tanti anni fa quando la famiglia dei miei con i rispettivi affini e collaterali si riuniva per Pasqua mangiavano tanta anguilla e spesso era ancora viva e tenuta in un secchio. Noi incuriositi ci affacciavamo nel secchio per vedere i serpentelli strisciare. Eravamo spaventatissimi. Un giorno mio zio mentre sgozzava un anguillone d'un tratto gli scivolò di mano prima del trapasso finendo sul pavimento. Che spettacolo!! L'anguilla strisciante e tutti che gli correvano intorno per prenderla. Fu una vera fatica e dopo averla presa mio zio gli fece in piccolo segno di riconoscimento così da potersela ritrovare nel piatto bella cotta. Brutta persona. Che dire Buone feste.