venerdì 28 settembre 2012

Cibi d'Italia


La Capitale ospita in questi giorni, nell'arena del Circo Massimo, il primo festival nazionale di Campagna Amica, un evento promosso dalla Coldiretti per sostenere la vendita dei prodotti agricoli cosiddetti a Km0.
Il luogo dove poter acquistare direttamente dal produttore agricolo i prodotti della terra.
Ieri ho fatto un giro e devo confessarvi che sono rimasto realmente stupito.
Sono presenti tutte le regioni di Italia con i loro prodotti della terra.
Sono famiglie che si organizzano per offrire ai consumatori un prodotto di qualità, e allo stesso tempo, evitati i passaggi tipici della grande produzione industriale, al prezzo competitivo.
Prima regola: solo prodotti di stagione.

Il primo incontro l'ho avuto con il Friuli Venezia Giulia. Avevano già percepito la mia fame da post-studio e mi hanno accolto con un piatto misto di: salame friulano, formaggio montasio dop, polenta di sola farina di mais e un delizioso radicchio con cipolla. Che volete che vi dica?

Dopo un piatto del genere sono andato alla ricerca di un buon assaggio di vino e mi sono fermato alla cantina di Intrevado (cantinaintrevado@yahoo.it) dove ho scambiato 4 chiacchiere col simpatico Sig. Michele
che mi ha spiegato che grazie all'utilizzo delle nuove macchine per la vinificazione e la conservazione si riesce a contiuare a produrre vini nel modo più naturale possibile riuscendo a sopportare meglio i costi.
Ho assaggiato il mezzo bicchiere di bianco trebbiano dal colore giallo paglierino, profumato ed intenso e leggermente acidulo ed è stato subito un frizzante piacere.

Poi mi sono avvicinato a dei simpatici signori che producono marmellate e conserve (www.saporidellamajella.it) e siccome da poco mi sono imbattuto in questo percorso fatto di tappi e barattoli ho cercato di accaparrare consigli utili.
Mi hanno fatto assaggiare una conserva di cipolla e uvetta e una di cipolla e peperoni davvero squisite!


Ed infine ho avuto la fortuna di conoscere la proprietaria della masseria Nivaldine (az.agricolacarlosuriano@virgilio.it), che mi ha fatto assaggiare un agrume squisito che non ricordo il nome un misto tra arancio e lime.
Da sperimentare assolutamente per un bel mojto!

mercoledì 26 settembre 2012

Io consumo.

Lo sapevate che esiste un codice garante dei diritti di noi consumatori?
Si tratta di una raccolta di leggi che tutela il consumatore che, se da una parte è colui che con le sue scelte d'acquisto muove l'economia, dall'altro è il soggetto più debole all'interno dei rapporti commerciali.

Il codice del consumo tutela la salute del consumatore; la sicurezza e la qualità dei prodotti;
una adeguata informazione sui prodotti; l’erogazione di servizi quali risarcimento danni in caso di prodotti difettosi; il diritto alla protezione dalle pubblicità ingannevoli...etc;


La prima cosa da sapere è che il codice non si applica al consumatore professionista, pertanto se acquistate una macchina e la utilizzate per scopi professionali, non potete ricorre alle norme del codice.

L'informazione. 

Ognuno di noi deve pretendere di avere un bagaglio informativo dei beni di consumo in modo da poter meglio comprendere e valutare ciò che ci accingiamo ad acquistare.
Ma...come possiamo noi consumatori informarci adeguatamente sui prodotti che andiamo ad acquistare?
Certo, la pubblicità é il primo canale che ci permette di entrare in contatto con un prodotto.
!!!Ma è assolutamente sbagliato affidarsi alla reclame per fare i nostri acquisti!!!
Avete mai sentito una pubblicità in cui si sponsorizza in maniera negativa il propro prodotto?

La prima regola da rispettare e quella di leggere attentamente i prospetti illustrativi, che i produttori hanno l’obbligo di indicare, dei prodotti che andiamo ad acquistare e dei contratti che andiamo a sottoscrivere, effettuando comparazioni con prodotti e servizi simili e utilizzando tutte le info che possiamo trovare sui giornali, volantini, internet..etc.

E' importante sapere che nell'acquisto di un prodotto bisogna assolutamente controllare:
 - il contenuto della confezione;
 - gli ingredienti;
 - il peso;
 - il luogo e la ditta produttrice;
 - la data di scadenza o di durata;
 - quando occorre, le modalità di conservazione e preparazione.

Un esempio che possiamo fare è l'olio. Molti di noi credono di acquistare olio di marca italiana fidandosi dell'apparente marchio attaccato alla bottiglia, in realtà leggendo attentamente la carta di identità del prodotto scoprirete che la stragrande maggioranza degli oli "commerciali è prodotta nella comunità europea.

Come prima lezione può bastare.

La ricetta:
Straccetti di vitella con pomodorini, carciofi, e grana.

Ingradients:

300gr di fettine di vitella
80 gr di cuori di carciofi
3 pomodori mediopiccoli
50 gr di scaglie di grana
sale olio farina e aceto balsamico qb
(mi piace qb sembrano due persone sottosopra)

Ho leggermente infarinato gli straccetti di vitella
che ho fatto saltare in un filo d'olio.
Aggiungo i cuori di carciofi fatti a listarelle e precedentemente saltati.
A cottura ultimata faccio riposare un minuto.
Intanto preparo i pomodorini a spicchietti conditi con olio sale ...e...



Piatto straccetti, pomodorini, scaglie di parmigiano, e filo di aceto.


domenica 23 settembre 2012

Eventi a Roma

Questo weekend è stato ricco di eventi in quel di Roma.

Sabato sono stato a Taste of Roma.
Un posto veramente straordinario per noi foodies.
Corsi di cucina. Assaggi di piatti dei migliori chef di Roma. Interviste. Vini.
Insomma un vero è proprio tempio della foodcomunity.

Gli assaggi non costavano troppo. Tra i 5 e i 6 euro.
Il problema a mio avviso è stata la mazzata del ticket di ingresso: 16€.
Non conosco i costi di organizzazione etc., ma credo che se si fosse pagato anche un semplice contributo di 4 euro molta più gente sarebbe accorsa e l'evento sarebbe davvero stato accessibile a tutti.

Due piatti mi hanno colpito:

Rigatoni all'amatriciana con variante di coda di rospo.
E la verticale di verdura alla parmigiana.


Mentre il miglior taste è stato il "Panino artigianale con maionese al passito e fegato grasso.
Patatine fritte e ketchup al mango" del Glass Hostaria e "Tortellini di ricotta Funghi, guancia al Cesanese e clorofilla di rucola" di Giuda ballerino.


Ho fatto un corso di cucina. Ho assaggiato numerosi vini. Ho assistito a testimonianze di alcuni chef che raccontavano il percorso del loro successo.

Ho fatto due chiacchiere con quelli della Peroni snc che non sono quelli della birra bensì sono i titolari di una fantastica azienda romana che vende tutto ciò che uno chef o un foodie ha bisogno per poter cucinare. Vi segnalo il sito, davvero interessante:

http://www.peronisnc.it/casalinghi.asp.

E soprattutto ho conosciuto un sacco di foodbloggers con cui ho condiviso preziosi consigli.

lunedì 17 settembre 2012

Chef di Carta: Sonia Peronaci di "Giallo Zafferano"



Oggi 16 settembre vi comunico ufficialmente che sta per iniziare un nuovo contest in esclusiva sulle pagine di dirittincucina: Chef di carta.

Il gioco è molto semplice!

I°. Entro in una libreria, scelgo un libro di ricette di uno chef, scelgo una ricetta che ritengo più originale e stimolante e la fotografo.

II°. Vado al più vicino supermercato e acquisto gli ingredienti da utilizzare.

III°. Torno a casa e riproduco fedelmente la ricetta.

IV°. Recensisco.


La mia prima scelta è caduta sul libro della paladina del cibo sul Web, Sonia Peronaci di Giallo Zafferano, il sito di cucina più visitato in Italia.

-  La cover del libro è molto "casereccia" dallo stile "ristorante e pizzera" per nulla newfoodstyle.Voto 3

-  L'impaginazione e la cura per tutti i dettagli (cottura, ingredienti..etc.) permette una facile esecuzione del piatto. Voto 6

- Le ricette, 130,  sono per la maggior parte di medio-bassa difficoltà, per un pubblico molto amatoriale. Nulla di raffinato, nè di troppo sperimentale, molti i classici rivisitati. Voto 5

- Le foto dei piatti sono molto classic-style con il cibo in primo piano, senza molta considerazione per il piatto o la mise en place...potevano permettersi anche qualche foto instagram.Voto 4

- La ricetta: TORCELLI CON CARCIOFI ALLA CARBONARA:



Una rivisitazione della carbonara con uno sfizioso ingrediente: il carciofo, molto romano.

La carbonara non richiederebbe nè olio, nè scalogno, ma vi confesso che mi piace molto il profumo dello scalogno con la pancetta e appoggio molto questa scelta.
Però a questo punto io avrei anche fatto sfumare con un cognac.

Ho seguito fedelmente la ricetta., ho solo cambiato la pasta con degli eloidali al posto dei torcelli.

Il piatto è ottimo. Semplice da fare. Il carciofo si sposa benissimo con la pancetta affumicata e il boccone con tutti e due gli ingredienti è davvero squisito. Voto 5

Totale: 23!

giovedì 13 settembre 2012

Urbi et Horti

Durante la mia solita trasferta velletrana, sul trenino, mentre attraversavo distese di orticelli pieni di prelibatezze di stagione, sono sprofondato, come in un cartone animato, nel mio passato di quando ero un bambino. Un giorno zi-zia Cristina, una zia novantenne di mio padre, mi chiese di fargli una commissione:
dovevo portare dei gomitoli di lana ad una sua coetanea collega di maglia. Nel darmi indicazioni mi disse: abita "ncimm all'uort" (nei pressi dell'orto). Chiesi in giro dove fosse questo posto, anche perchè non sapevo dell'esistenza di un orto all'interno del paese, e con non molta difficoltà giunsi nel  luogo indicatomi. Mentre saltellavo immaginavo quel posto pieno di frutti della terra, tipo giardino di Mary del giardino dei misteri, e invece mi ritrovai innanzi ad un'orribile palazzina in cemento armato tipica dell'architettura casalese. Ci rimasi molto male. Chiesi e mi fu detto che anni addietro, proprio in quel posto dove si ergeva la mostruosa palazzina, c'era l'orto del paese, acquistato succesivamente da un ricco possidente che ci aveva poi costruito la casa al figlio in vista delle sue nozze.
E l'orto?
Continuando il mio viaggio nel tempo dal passato mi sono canalizzato nella Roma del futuro in cui un'ordinanza del sindaco concedeva a chi ne avesse fatto richiesta, piccoli spazietti pubblici dove poter seminare ortaggi e frutti. Ogni cittadino avrebbe potuto curare un pezzettino di spazio e al posto delle erbacce seminare pomodori, piedi di insalata, peperoncini etc.. rendendo la città bio e colorata. Che meravigliosa idea da suggerire ai politici nel programma alle prossime comunali! Certo ci sarebbe il problema dei ladruncoli...ma nella mia fantastica Urbs hortorum non esisterebbero nemmeno.
Ah la ricetta: Polpettine di merluzzo, ceci e pistacchi.

Ingredienti x 2:
150 gr di filetto di merluzzo.
30 gr di pistacchi.
30 gr di ceci.
granella di nocciole.
Una mollica di pane raffermo.
Prezzemolo, Aglio.
Olive nere (greche).
Polpa di pomodoro.
Sale e olio. Spaghetti.

Preparo il classico sughetto capperi e olive nere.

Sbollentato il merluzzino, lo frullo con il pane raffermo precedentemente ammorbidito, i ceci e i pistacchi sgusciati, un filo d'olio, sale e prezzemolo. Faccio le polpettine che andrò a rotolare nel pangrattato e granella di nocciole e calare nel sughetto capperi e olive.

Cuocio gli spaghetti e...schlsshs (suono del risucchio di spaghetti)






lunedì 10 settembre 2012

Stroppiature straniere

Quante volte siamo andati all'estero e abbiamo letto nei menù dei ristoranti "italiani" cose del tipo: spaghetti bolognaise; carbonaire, e mangiato dei piatti improponibili?
Vero è che molti italiani confondono la bolognese con la genovese e non distinguono la pizza napoletana da quella romana. Passeggiando per il centro di Roma mi capita di passare tra i ristoranti turistici e spesso mi raggelo alla vista di certi piatti. Una volta ho visto dei giapponesi che mangiavano la pasta in un'insalata. Vedere poi nello stesso piatto pasta, pizza e pollo alla cacciatora non è molto gradevole. Questa non è cucina fusion.
Passi la Carbonara con i noodles, o una spaghettata con il pollo...ma c'è un limite a tutto!
Suggerisco pertanto ai turisti che vengono in italia di farsi un bel corso di cucina rapida italiana per vivere l'esperienza cibo-Italia con un atteggiameto più critico, in maniera da poter distinguere i piatti e gustarli nella loro autenticità.
Anche se devo dire che di corsi di cucina per stranieri rapidi e low-cost (come quello che ho fatto io in Thailandia) non ne ho mai sentito parlare.
Indagherò!

Intanto vi suggerisco una bella ricetta che ci fa tenere ancora i piedi  nella sabbia.

Cozze e Fagioli

200gr di Cozze
mezzo bicchiere di vino
5 pomodorini
80 gr di fagioli freschi (spollichini)
olio extra vergine, spicchio d'aglio, peperoncino, prezzemolo e sedano.
40 gr di gnocchetti.

In un tegame metto le cozze ben pulite, lo spicchio d'aglio, e il vino e faccio aprire le cozze.
Elimino una parte del guscio, filtro il sughetto e metto da parte.

In un altro tegame faccio soffriggere l'olio e l'aglio, calo i fagioli precedentemente cotti e faccio sfumare col vino e ci schiaccio dentro i pomodorini.

Copro tutto con dell'acqua e il brodino delle cozze e faccio cuocere.

Ci calo pochissima pasta tipo gnocchetti e faccio cuocere.
A cottura ultimata ci calo le cozze e faccio riposare per qualche minuto.


giovedì 6 settembre 2012

TO' Risotto raschera e fichi d'india

L'altro giorno al mercato ho cercato disperatamente dei fichi settembrini e non sono riuscito a trovarne nemmeno mezzo.
I mercatari mi hanno visto così triste e dolente e hanno pensato bene di consolarmi regalandomi un bel cesto traboccante di fichi d'india, tutti colorati.
Non so perchè ma mi è venuto in mente di farci un bel risotto con della Raschera piemontese.

Ingredienti
4 fichi; 200 gr di raschera dop Piemonte; 2 acciughine; 50 gr di parmigiano; Una noce di burro
180 gr di riso; Brodo e vino bianco.

Faccio sciogliere le acciughine nel burro e calo il riso.
Lo spruzzo con il mezzo bicchiere di vino bianco, un pò fruttato e faccio cuocere - versando quando serve del brodo - per 5 minuti.

Nel frattempo ho sbucciato i fichi d'india facendo attenzione agli aghi e li ho emulsionati con il minipimer in modo da ottenere il succo e la polpa separati dai semini che elimino filtrando il composto con un colino.

A metà cottura verso il succo nel risotto e lascio cuocere per altri 5 min versando altro brodo.

A cottura ultimata verso il raschera precedentemente tagliato.

Preparo una bella galletta di parmiggiano.

Ed il piatto è pronto.

sabato 1 settembre 2012

Eataly: istruzioni per l'uso! 1. La spesa.


Da Eataly la spesa non offre gli sconti che possiamo trovare nei centri di grande distribuzione alimentare.
Ma mi sono chiesto: è possibile fare la spesa quotidiana senza necessariamente spendere un patrimonio acquistando pordotti di buona qualità dal giusto prezzo?

Ed eccomi là!!
Al reparto frutta e verdura, non volendo considerare i prodotti di agricoltura biologica ho notato una differenza di prezzo su alcuni frutti di stagione come - susine a 1,98 €/kg anziché 0.99 (carrefour); - pesche 2,30 €/kg anziché 1,99 (despar); - fichi d’india 1,99 €/kg anziché 0,99 (al mercato).

Il panificio di Eataly offre una vastissima varietà di farine e diversi formati di pagnotte. Il pane è sempre fresco ed il prezzo di un filone di grano duro è di 3,60 €/kg, decisamente buono. Preso un pezzo!

Salgo al primo piano. 

Ho investito la gentilissima salumiera al reparto formaggi di una grossa responsabilità: trovarmi un formaggio insolito e che non avrei trovato in un qualunque supermercato che non costasse più di 12 €/kg e l’inquisita formaggiera per niente scoraggiata dalla mia sfida mi ha venduto un Raschera dop piemontese a 11,30 €/kg di produzione Quaglia Vittorio srl (www.quagliavittoriosrl.it) dallo straordinario sapore fine e profumato, moderatamente piccante e sapido.

La pasta Garofalo ha lo stesso prezzo del supermercato € 1,49 ma spesso al Conad la trovo in offerta a 80 €/cent. Se proprio volete assaggiare una pasta di gragnano io ho comprato un pacco di spaghetti di Rigorosa (€ 1,49) trafilatura a bronzo che ho condito con dei pomodorini del vesuvio della ditta Dani Coop di Sarno (www.danicoop.com) (0,88 €cent ottimo prezzo) e una grattugiata di parmigiano reggiano stagionato 24 mesi del caseificio Gennari di Parma  (www.caseificiogennari.it) 21,20 €/kg. Buon prezzo!

Prodotti per la colazione dall’ottimo rapporto qualità prezzo:


Latte fresco 1,45€/lit; Yogurt di agricoltura biologica 500gr 2,49 € (ottimo); Conserva di ciliegie senza zuccheri 350gr 3,49€ (ottimo prezzo e stragolosa!!).
I biscotti costano tanto.

I prezzi delle carni sono quelli di una comune macelleria ma garantiti dal marchio italiano
Fettine di coniglio 17,80 €/kg. Fesa di tacchino 10,80 €/kg. Salsicce di maiale a 8,90 €/kg .

Ho completato la mia spesa con un hamburger di fassona piemontese (13,20 €/kg ottimo prezzo)  che ho divorato appena rientrato a casa. Squisito!

La risposta al nostro quesito iniziale è..con il giusto spirito e un’attenta istruttoria dei prodotti è possibile fare una piccola spesa di qualità senza necessariamente svenarsi.