venerdì 12 agosto 2011

Agostopomodoro

Prima regola fondamentale in cucina è il corretto utilizzo degli ingredienti di base: sale, acqua, farina, pomodoro, odori, olio, uova, formaggio. Pochi ingredienti utili a preparare una fantastica cena, sana, saporita e soprattutto veloce!! Bisogna solo mettere in una padella un filo d’olio uno spicchio d’aglio, io lo metto con tutta la buccia, dà più sapore e non ti sporchi le dita., altri preferiscono schiacciarlo, 4 pomodori maturi di un bel colore rosso “pomodoro”!! Il verdummaro mi ha consigliato di prendere il pomodoro di chiuderlo nella mano e quasi schiacciarlo, se è duro allora desistere se sembra che stia per scoppiare allora è quello giusto. Dal “lapu” sotto casa ho preso un pomodoro e l'ho stretto in mano. Chiudendo gli occhi mi sono ritrovato in un Agosto di tanti anni fa in cui casa mia si trasformava in una piccola fabbrica di pomodori. Era una gran festa. Arrivavano i parenti da tutta Italia. Sveglia prestissimo, le donne alcuni giorni prima avevano già lavato le bottiglie che ogni anno venivano riutilizzate. C'era un buffissimo strumento, “u scupizz”, che su internet ho scoperto chiamarsi scovolino, usato per pulire i fondi delle bottiglie. Davvero adorabile, spesso lo utilizzavo come bacchetta magica! I pomodori, tantissimi distesi a terra, venivano prima lavati e poi schiacciati nell'acqua per poterli meglio passare. La schiacciatura era il momento più divertente ma temuto di tutti. Ci spruzzavamo l'un l'altro, povera Zia Cristina a 85 anni era il nostro bersaglio preferito. Poi c'era il lavoro per i più piccoli che era quello di mettere il basilico nelle bottiglie fino a quando non passavi alla mansione di riempitore e avevi conquistato il “muto” (imbuto), da quel momento in poi tutti avevano una nuova considerazione di te, eri diventato grande, (haimè!!). Ogni anno mio padre collaudava la macchina passapomodoro con nuovi elementi cercando di ottimizzarla ma il rumore infernale era sempre lo stesso. Le bottiglie pronte venivano attappate da chi nel frattempo non aveva fatto nulla in quanto serviva solo a quello. Poi venivano messe nel “bidone” e messe a cuocere sul “trebbito”che tra vicini di casa ci si scambiava cortesemente. A sera veniva acceso il fuoco mentre si imbandiva la tavola con tutti i prodotti tipici: mozzarelle, olive, costole di maiale, e ovviamente insalatone di pomodori. La bollitura durava tutta la notte. Era un momento sacro. Quel rumore e quel profumo erano simili a un rito religioso con tanto di canto e incenso. L'indomani tutti a scommettere su quante bottiglie s'erano rotte. Tra vicini si gareggiava, “ a Giulia tre, a Nina sei...a przios quasi tutte..bhe perchè lei aveva comprato i pomodori da un'altro contadino che costavano di meno. Cuocete la pasta come sapete già fare e conditela con metà del sughetto fatto col pomodoro fresco e maturo. L'altra parte del sugo lo lasciate sul fuoco acceso a fiamma media ci versate un po' d'acqua e le uova. A cottura ultimata ci spolverate il formaggio. Buon'Up!