martedì 30 ottobre 2012

Io consumo II. L'educazione al consumo.

Il nostro codice del consumo offre al consumatore una tutela preventiva, oltre a quelle relative ai danni che questi subisce, tale tutela è sancita da una norma (art. 4 cod. cons.) che garantisce il diritto del consumatore ad essere educato al consumo.

L'unione europea ha creato un sito web dove è possibile conoscere tutte le informazione legate al mondo del consumo ( www.dolceta.eu), davvero educativo.

Uno dei percorsi che ci tengo a consigliarvi di leggere è quello legato ai prezzi dei beni.
Spesso noi scegliamo di acquistare un prodotto anzichè un altro solo perchè uno dei due costa di meno, ma tanti prodotti che apparentemente hanno un prezzo inferiore rispetto ad altri della stessa specie sono ingannevoli nel loro peso.
Se ad esempio ci troviamo di fronte a due pacchi di biscotti simili aventi la confezione della stessa grandezza e con due prezzi diversi, magari uno costa 1€ e l'altro 1.30 cent., può accadere che il primo contenga tot grammi in meno di biscotti rispetto al secondo.
La prima regola da seguire nel percorso educativo del consumo è quella di verificare la quantità di prodotto misurata in g.
Su ogni etichetta affissa sugli scaffali dei supermercati, infatti, potete leggere il prezzo del prodotto al kg e quindi regolarvi nella scelta.

Ricetta:

Pomodori ripieni di moscardini

2 pomodori grossi.
3 moscardini.
1 Zucchina.
3 olive nere.
1 cucchiaino di capperi
2 acciughe.
Olio sale e spezia segreta.

Ho scavato nel cuore del pomodoro facendo attenzione a non romperlo.
Ho ripassato in padella il cuore del pomodoro spolpato, con un filo di olio, i moscardini, l'acciughina la zucchina tritata grossolanamente, le olive nere snocciolate e tagliate a metà.

Ho riempito i pomodori e messo in forno finché il pomodoro non si è ringrinzito e cotto.

domenica 28 ottobre 2012

Il piatto ti giudica: Carbonara impatata

Per il primo appuntamento di "Il Piatto ti giudica" dovevo necessariamente imbucarmi a casa del mio amico Fabio Gasparetti perchè avevo un assoluto bisogno di ristrutturare la mia blogstruttura in quanto non più corrispondente alle mie esigenze di foodblogger.
Ma come potete ben vedere il mio style è ancora quello di sempre.
Colpa proprio del suo piatto forte che ci ha stesi in un profondo letargo dopo averlo divarato.
Un armonioso tortino di patate dallo straordinario sapore romanesco, una sorta di carbonara ingabbiata nella patata.
Mi ha confessato che nella ricetta v'è un ingrediente segreto e che non ha alcuna intenzione di rivelarlo.

1° - Ricetta per 6 tortini:

1 kg di patate
200ml di latte
mezza scamorza
200gr di pancetta affumicata
1 uovo
100gr di pecorino
100gr di parmiggiano
sale&pepe

Fabio ha lessato le patate, le ha schiacciate grossolanamente, le ha fatte raffreddare, ci ha aggiunto il latte, l'uovo, il formaggio il sale e il pepe, l'ingrediente X e la pancetta precedentemente tagliata a listarelle.

Ha imburrato dei tortini di alluminio li ha riempiti con l'impasto e li ha infornati per 20min in forno a 200°.

2° - Servizio:

Il Tortino è stato servito tiepido accanto ad un succulento spiedino di carne e verdure miste grigliato che riusciva a sfamarti alla sola vista.

3° - Gusto:

Il sapore del tortino strepitoso. Un misto tra il carattere forte di una carbonara e quello vellutato di un gateau di patate. Un intensa sensazione di piacere con un forte richiamo ad un buon bicchiere di vino rosso.

Giudizi:

7 - 6 - 7. Nome del piatto 8 - Tot: 28.

lunedì 22 ottobre 2012

Riso Venere radicchio, provola e melagrana!

Iniziamo con i distinguo: il melograno è la pianta e la melagrana e il frutto.

Gli anziani del mio paese lo hanno sempre chiamato " u renat", sin da bambino e per tutti questi anni non ho mai capito il perchè.
Le ho pensate tutte, magari il suo scopritore si chiamava Renato, oppure perchè da noi spesso vale la regola che ad uno che si chiama Giovanni, gli amici lo chiamano Lello.
Solo attraverso una ricerca scentifico-gastronomica sono giunto alla sconvolgente scoperta etimologica della parola: "renat".
Tutta colpa dei latini, si, perchè i nostri nonni, molto più eruditi di noi, lo chiamavano con il nome latino granatum e da lì "o' ranat".
"Pensate!" (cit.Sciarelli).

Frutto ricco di straordinarie virtù.
Il succo contiene potentissimi agenti antiossidanti ed è ricchissimo di vitamina A e D!
Ma soprattutto ho letto che è uno stimolante sessuale tipo Viagra! E daje!

Unica controindicazione: le macchie di melagrana sono quasi indelebili, quindi state attenti a quando lo sgranate a che i granelli non vi si spargano per tutta la casa.

Ecco la mia ricetta.

Ingredienti per due:
200gr Riso venere
un pugno di granelli di una melagrana matura.
100gr di provola semipiccante.
un radicchio rosso trevigiano lungo.
Brodo vegetale.

Mentre cuoce per 35 min il riso venere, soffriggo il radicchio tagliato a listarelle e scaglieggio il provolone che tengo da parte.
Continuo la cottura del riso che ho colato e successivamente aggiunto al soffritto unendovi il brodo per altri 5 min.
Manteco con la provola!
Salo se serve! (che con la mia zeppola...)
Impiatto creando una forma a mio piacimento, (io ho scelto una piramide tonda) e decoro con i granelli di melagrana!

Un incrocio di sapori originalissimi che esplodono insieme.

Il radicchio col suo croccante sapore agrodolce, unito alla dolce morbidezza della provola e un finale a sorpresa, il granello di melagarana che esplode in bocca rinfrescando il palato!

lunedì 15 ottobre 2012

Chef di Carta: Sara Papa di Alice Tv

L'ho conosciuta durante la presentazione di un libro e devo confessarvi che mi ha fatto veramente una buona impressione.
Donna di classe, con un ottimo saper parlare, candida e dolce e soprattutto convintissima delle sue idee sul cucinar sano.
Non ho resistito sono subito corso in libreria a sbirciare tra i suoi libri per vedere cosa brucia sui suoi fornelli di interessante ed originale.


La cover del libro è molto "professional", lei si presenta al pubblico con un abito da chef, impeccabile.Voto 6.

-  L'impaginazione e la cura per tutti i dettagli (cottura, ingredienti..etc.) consentono una facile esecuzione del piatto. Voto 6.

- Le ricette sono per un pubblico di una certa categoria, aperto al nuovo ma senza troppe sperimentazioni, raffinato e amante dei classici rivisitati. Voto 6.

- Le foto dei piatti sono stilose con molta cura dei colori e delle luci. Voto 6.

- La ricetta: CAPELLI D'ANGELO ALLO ZAFFERANO CON POMODORINI BRUCIATI E SOPPRESSATA CROCCANTE.

Anche questa volta ho preferito scegliere un piatto non molto elaborato e con ingredienti semplici da trovare.

Ho seguito fedelmente la ricetta che trovate ovviamente sul suo libro.

Il piatto è ottimo. Semplice da fare. I sapori si sposano benissimo con la pancetta croccante e trovo di particolare pregio il pomodorino bruciato nella maniera insegnata dalla Sig.ra Papa. Voto 7.














Totale: 31! 

mercoledì 10 ottobre 2012

In the mood for food!

La serata di domenica al circolo degli artisti è stata  un vero successo.

D'altronde si sa, quando il protagonista è il cibo non c'è ragione di temere sulla buona riuscita dell'evento.

Al mio arrivo erano tutti occupati nell'allestire ciascuno la propria postazione e alle 19 una fiumana di gente ha invaso il circolo.

Munito di carta e penna ho cominciato il mio viaggio e splash mi sono ritrovato davanti ad una piccola gelateria rustica, "un esperimento!!!" dice il Sig. Enrico, titolare della gelateria "splash" di via eurialo (www.gelateriasplash.it), " ho pensato di portare il gelato nel menù della tavola proponendo gusti come pomodoro, mozzarella e basilico". Il risultato è un gustoso gelato fatto con solo latte di mucche locali e ingredienti accuratamente ricercati.

Con i loro contenitori pieni di prodotti sfusi, quelli di "quanto basta alla spina" al pigneto, contribuiscono alla salvaguardia dell'ambiente sponsorizzando prodotti a km0 utili soprattutto eliminando il costoso nonchè inquinante packaging.

Una fetta di pane e olio è quello che serve a dar carica ad un foodblogger in azione, soprattutto quando l'olio è del "Consorzio dei Frantoi del Lazio" (per info oliofrantoilazio@gmail.com).
Hanno le idee ben chiare le simpatiche signorine del Consorzio "perchè parlare di olio toscano o pugliese e non anche di olio laziale vista la presenza di ben 85.000 ettari di territorio destinati alla produzione dell'olio". E alla mia domanda se oltre all'olio producessero anche prodotti di benessere la risposta è stata secca: " a ciascuno il proprio lavoro, lasciamo alla cosmesi la produzione di derivati dell'olio"

Con grande sorpresa incontro la titolare del magico "emporio delle spezie" (www.emporiodellespezie.com) di testaccio, dove spesso il sabato mattina entro per sentire l'odore delle spezie dei paesi che ho visitato, chiudere gli occhi e ritrovarmi lì.
Mi regala un picccolo consiglio: "le spezie vanno acquistate in piccole porzioni per averle sempre fresche".

Preso dai sapori e dagli assaggi di squisite pietanze del ristorante "Il Torchio" (www.iltorchioristorante.it) e della bottega enogastronomica di Sorì (www.ilsori.it) perdo di vista il mio obbiettivo principale: conoscere i miei colleghi foodblogger!

Ed ecco che nella stanza dove tiene lezione ad una platea di oltre 20 ragazze apprendiste pasticcere, la dolcissima Virginia, docente di cupcakologia (per info virginia_castro1987@yahoo.it) vi trovo anche i miei amici foodblogger di: perunpugnodicapperi.blogspot.com, con i quali si è già provveduto ad organizzare una gara di cucina, e i simpatici ragazzi di cibando (http://www.cibando.com/).












Insomma una serata ricca di incontri speciali, scambi di idee e acquisizioni di nuovi concetti capaci di alimentare sempre di più il mio mood for food.

giovedì 4 ottobre 2012

Una cena dal sapore di un ricordo.



L'altra sera mi sono ritrovato con gli amici del viaggio di questa estate per cenare in un ristorante thailandese quì a roma e rivivere un po' di ricordi e sapori di quella magnifica terra asiatica.

Mangiare tailandese fuori dalla tailandia è come pretendere di mangiare la pizza napoletana fuori dalla campania, o il "cinese fuori dalla cina"..sostiene un mio amico Italocinestraliano!

Il ristorante è addirittura recensito come uno dei migliori presenti sulla piazza.

Veniamo accolti da un gentilissimo signore asiatico che ci indica il nostro tavolo nascosto in questa sorta di giardino interno che altro non è che una stanza completamente adornata da piante per nulla tipiche della flora asiatica!

Kitsch, accozzaglia di gadget, caramelle al mou miste a quelle fizz posizionate dappertutto a simboleggiare il soccorso a cui avremmo dovuto far riparo dopo aver ingerito i pasti.

Ci sediamo e ci viene servita la fantastica birra Shinga...almeno quella! (Hanno anche la chiang).

Apro il menù e scopro che si servono anche piatti Malesiani e Indonesiani e non mi ritrovo con i nomi dei piatti tipici della thailandia.



Chiadiamo tutti il pad thai ovviamente, ai gamberi.
Poi il massaman col pollo, il pollo al curry verde.
Io poi ordino dei calamari tipici della città di Ayuttaya.

Arriva quello che per loro era il pad thai...tutt'altro piatto!
Il massaman era con l'ananas (quando in realtà si fa con le patate)!
Il pollo al carry verde con zucchine e fagiolini e melanzane!
...nzè po sentì!!
E infine i calamari erano davvero di cattivo gusto tanto che me li hanno sostituiti con un'altra pietanza.

Prezzo a testa 25€. Na mazzata!

Dei sapori d'oriente? solo un piacevole ricordo.

lunedì 1 ottobre 2012

Eataly: istruzioni per l'uso! 2. La cena



L'altra sera siamo stati a cena da Eataly e dopo i preziosi consigli su come fare una buona spesa, scegliendo dei prodotti di uso quotidiano dall'ottimo rapporto qualità prezzo, sento la necessità di darvi un po' di dritte anche su come cenare senza lasciarci il portafogli.
Intanto alcune semplici indicazioni su come funziona il sistema "ristoro" da Eataly.
Ci sono 4 piani dove poter mangiare.
Si cerca un tavolo e si può ordinare alla cassa (dando il n. del tavolo alla cassiera) qualsiasi cosa presente nei punti ristoro del piano, che vi verrà servita poi al tavolo; se invece ordinate, ad esempio la pasta al primo piano e avete il tavolo al secondo, dovete portarvela sopra da soli!

- Al piano terra c'è un angolo dove assaggiare piatti fatti a base di verdure, ottimi per chi è vegetariano.
I prezzi sono buoni considerando che si tratta di verdure fresche e considerando soprattutto la noia e i costi (e la puzza) per comprare e cuocere le verdure a casa.

Poi c'è Ino il Panino che fa dei panini con affettati e contorni. Caro!!! Considerato che un panino con prosciutto crudo si rischia di pagarlo anche 6 euro.

Per il dolce c'è il gelato di Venchi e una pasticceria che propone porzioni mini di dolci a prezzi altissimi....se proprio volete!

- Primo Piano:

La friggitoria: Non so perchè ma la prima volta che ci siamo andati si erano inventati questi cubetti di pasta e patate impanati e fritti, a soli 6 €, siamo rimasti senza parole, gustosi e originali.. Poi c'è il classico“cuoppo”un misto di fritti nel cono di carta da salumiere.
C'è un angolo dedicato alla birreria artigianale, oltre 100 etichette italiane.
C'è l'angolo della mozzarella di bufala, ottima.
Quanto alla pizza, nonostante si parli di tradizione napoletana con il tipico bordo alto e soffice, farine biologiche..etc, devo confessare che a me non è piaciuta tanto, è una pizza "non male" ma lungi dalla pizza napoletana e il costo è di circa € 11,00 per una margherita con bufala.
La pasta è quella di gragnano, un piatto bello e abbondante costa tra i 10 e i 12 euro. Il ragù di carne è abbastanza saporito, mentre il misto di pesce sa di rimasugli.
Infine un sit-ristorante affidato di mese in mese alle migliori osterie del territorio. Ancora non provato.



- Secondo piano:

La carne e il pesce caratterizzano questo piano.

- Per la carne è possibile scegliere tra l'hamburger, la tagliata, o le polpette al pomodoro, nulla da dire sulla qualità, anche se il contorno è miserrimo e il prezzo è da ristorante nonostante si abbia l'impressione di stare in un autogrill.

- Per il pesce, freschissimo, cosa rara a Roma e anche quì i prezzi medioaltini corrispondono a porzioni da aperitivo.

In definitiva Eataly e' un sit per un ristoro veloce, fresco e di qualità, ma pur sempre di passaggio per chi fa la spesa o per chi deve prendere un presente, una buona bottiglia di vino.

Sconsiglio vivamente Eataly per un "appuntamento"!